domenica 22 dicembre 2013

Appuntamenti sotto l'albero con L'orso in Peata



Augurandovi Buone Feste
Vi invitiamo alle nuove date natalizie in compagnia 

Teatro all'Insegna dell'Orso in Peata

con

Il servitore di due padroni
per baracca e burattini
di Carlo Goldoni


<<No consiste tanto un bel disnar in te le pietanze,
ma in tel bon ordine: val più una bella disposizion,
che no val una montagna de piatti>>

con Linda Bobbo, Maria Ghelfi, Valentina Recchia, Marika Tesser, Antonella Zaggia
aiuto regia di Michela Degano

uno spettacolo ideato e costruito da Antonella Zaggia e Piermario Vescovo


Sabato 28 Dicembre ore 21 e domenica 29 ore 18:30


Teatro a l'Avogaria
Corte Zappa- Venezia
ingresso libero - prenotazioni +39 335372889
avogaria@gmail.com


martedì 19 novembre 2013

Prossimi appuntamenti con lo spettacolo "La Semplice in cerca di Spirito"

Teatro dell’orso in Peata

presenta

La semplice in cerca di spirito

commedia villereccia in un atto di Carlo Gozzi


con 
Linda Bobbo, Maria Ghelfi, Valentina Recchia, Antonella Zaggia
uno spettacolo costruito e diretto da 
Antonella Zaggia e Piermario Vescovo


martedì 3 dicembre - ore 19.30

Consolato Svizzera
Palazzo Trevisan degli Ulivi
Campo S. Agnese – Dorsoduro 810 - Venezia
(Vicino a Ponte dell'Accademia - Zattere)

Ingresso libero - Info tel. 041 2411810



e per chi non potesse esserci il 3 dicembre ...

"La Semplice" vi aspetta con altri 2 appuntamenti 

sabato 7 dicembre ore 20:30 
domenica 8 dicembre ore 16:30 

Teatro a l'Avogaria
Corte Zappa- Venezia 
ingresso libero - prenotazioni +39.0410991967  avogaria@gmail.com


La semplice in cerca di spirito, «commedia villereccia in un atto e in prosa», fu composta da Carlo Gozzi, in una data ancora imprecisata, per la “villeggiatura” di Cordignano, come dichiara la dedica alla «Signora Polissena Contarini Cavaliera Mocenigo», nuora del doge Alvise IV Mocenigo.
Si tratta di una piccola commedia, di cui si ignorava perfino l’esistenza, di cui è stato scoperto il manoscritto autografo, grazie al prezioso ritrovamento dell’archivio letterario nella villa friulana di famiglia, al di qua del Tagliamento, nei pressi del secondo centenario della morte. Carlo Gozzi villeggiava, anzi risiedeva in vecchiaia lungamente, nella casa di Vicinale, nel Friuli vicino all'attuale lembo estremo della Provincia di Treviso, dove è appunto Cordignano. La dedica della commediola a Polissena Contarini Mocenigo non reca data, ma questa si deduce da una lettera dello stesso Gozzi, che dichiara – in data 4 novembre 1780 – di essere appena tornato a Vicinale, insieme a suo fratello Gasparo, «dalla Villa Mocenigo a Belvedere», dove avevano soggiornato per sei giorni «fra le più deliziose vedute e le cortesi maniere ...co’ cavalieri e le dame». La circostanza dunque rinvia all'allestimento della commedia.

Il Teatro dell’orso in peata di Venezia – secondo la sua tradizione – propone una versione “da camera” della commedia, per attrici e burattini, dove quattro interpreti-animatrici muovono tutti i personaggi della vicenda: la coppia di ingenui spasimanti, destinati ciascuno in matrimonio a un vecchio e una vecchia vedovi, loro rispettivi genitori; una coppia di sposi novelli di villa, però istruiti ai costumi cittadini portati in campagna dai nobili in villeggiatura, un vecchio filosofo misantropo che si è rifugiato in villa per fuggire la città, in una godibilissima “educazione sentimentale”.
La trama – ispirata a una commedia francese di Charles-Simon Favart (una comédie melée d’ariettes, La chercheuse d’ésprit, rappresentata per la prima volta nel 1741 – offre un’inedita vicenda d’impronta quasi illuministica (contro ai luoghi comuni del Gozzi reazionario), che racconta la scoperta dell’amore attraverso l’istinto naturale, con un dialogo divertentissimo e una serie di situazioni sceniche. Da una nota della censura rimasta sul manoscritto e datata 1802, ne sappiamo vietata la rappresentazione nei teatri pubblici veneziani, che evidentemente fu tentata a distanza di una ventina d’anni: proibizione che si spiega probabilmente a causa dei doppi sensi e delle situazioni condotte oltre i limiti di quanto allora tollerato dal punto di vista del costume. La commedia villereccia conobbe, dunque solo, la ribalta del teatro di villeggiatura, per poi sparire del tutto.
In attesa della pubblicazione del testo nell'ambito dell’edizione nazionale delle opere (cominciata recentemente presso l’editore Marsilio di Venezia), un’edizione non venale per i “cento amici del libro” è apparsa nel 2010, con acqueforti espressamente realizzate da Tullio Pericoli, a cura di Fabio Soldini.

La semplice in cerca di spirito ha debuttato al Festival “Scene di paglia” nel giugno del 2013 ed è stata rappresentata a settembre nella barchessa-teatro di Villa Mocenigo di Cordignano, luogo per cui fu immaginata. La rappresentazione presso Palazzo Trevisan degli Ulivi di Venezia riporta ora la commediola a Venezia, in una dimora nobiliare, secondo la tradizione del “teatro di piavoli”.



sabato 31 agosto 2013

Grande evento per lo spettacolo La Semplice in cerca di Spirito - Replica nella Villa che la vide nascere!

Teatro dell' Orso in Peata
presenta
La Semplice in cerca di Spirito
commedia villereccia in un atto e in prosa
per il divertimento della Signora Polissena Contarini Cavaliera Mocenigo a Villa Belvedere di Cordignano
di Carlo Gozzi
con
Linda Bobbo, Maria Ghelfi, Valentina Recchia, Antonella Zaggia
Costruito e diretto da
Antonella Zaggia e Piermario Vescovo

SABATO 7 SETTEMBRE ORE 21

VILLA MOCENIGO-BELVEDERE
VILLA – FRAZIONE DI CORDIGNANO (TV)

INGRESSO LIBERO

Per informazioni: biblioteca@comune.cordignano.tv.it   0438-779775/779712 
                            teatrodellorsoinpeata@gmail.com


Comunicato Stampa per la Semplice in cerca di Spirito a Cordignano (TV) del 7 settembre

Grazie alla sensibilità del proprietario di Villa Belvedere Mocenigo – il Dott. Luciano Bernardi – all’attenzione del Comune di Cordignano e al sostegno della Banca Popolare di Verona, con la collaborazione dell’Associazione “Pro Belvedere”, il Teatro all’insegna dell’orso in peata di Venezia riporta una commedia di Carlo Gozzi recentemente ritrovata nel suo luogo d’origine, per il quale fu concepita e dove fu originalmente rappresentata.

La semplice in cerca di spirito, «commedia villereccia in un atto e in prosa», fu composta da Carlo Gozzi, in una data ancora imprecisata, per la “villeggiatura” di Cordignano, come dichiara la dedica alla «Signora Polissena Contarini Cavaliera Mocenigo», nuora del doge Alvise IV Mocenigo.
Si tratta di una piccola commedia, di cui si ignorava perfino l’esistenza, di cui è stato scoperto il manoscritto autografo, grazie al prezioso ritrovamento dell’archivio letterario nella villa friulana di famiglia, al di qua del Tagliamento, nei pressi del secondo centenario della morte. Carlo Gozzi villeggiava, anzi risedeva in vecchiaia lungamente, nella casa di Vicinale, nel Friuli vicino all’attuale lembo estremo della Provincia di Treviso, dove è appunto Cordignano. La dedica della commediola a Polissena Contarini Mocenigo non reca data, ma questa si deduce da una lettera dello stesso Gozzi, che dichiara – in data 4 novembre 1780 – di essere appena tornato a Vicinale, insieme a suo fratello Gasparo, «dalla Villa Mocenigo a Belvedere», dove avevano soggiornato per sei giorni «fra le più deliziose vedute e le cortesi maniere ...co’ cavalieri e le dame». La circostanza sembra dunque rinviare all’allestimento della commedia.

Si tratta, infatti, di un testo non composto per la compagnia alla quale Gozzi destinava normalmente i suoi lavori – quella diretta dal “Truffaldino” Antonio Sacchi – ma per una committenza nobiliare, legata al teatro di villeggiatura – che si costumava in tempo d’autunno, comprendendo la vendemmia -, frequentemente praticato dai nobili nel costume di allora. La villa Mocenigo detta Belvedere oggi non esiste più nella sua forma originale, seicentesca e poi ampliata nel secolo seguente, demolita in larga parte nel corso dell’Ottocento per le sue enormi e dispendisoe dimensioni; ma sopravvive la barchessa, che era il luogo nella seconda metà del Settecento adibito a teatro, e per cui fu scritta e in cui fu rappresentata La semplice in cerca di spirito e in cui in anni precedenti era passato anche Carlo Goldoni.

Il Teatro dell’orso in peata di Venezia – secondo la sua tradizione – propone una versione “da camera” della commedia, per attrici e burattini, dove quattro interpreti-animatrici muovono tutti i personaggi della vicenda: la coppia di ingenui spasimanti, destinati ciascuno in matrimonio a un vecchio e una vecchia vedovi, loro rispettivi genitori; una coppia di sposi novelli di villa, però istruiti ai costumi cittadini portati in campagna dai nobili in villeggiatura, un vecchio filosofo misantropo che si è rifugiato in villa per fuggire la città, in una godibilissima “educazione sentimentale”.
La trama – ispirata a una commedia francese di Charles-Simon Favart (una comédie melée d’ariettes, La chercheuse d’ésprit, rappresentata per la prima volta nel 1741 – offre un’inedita vicenda d’impronta quasi illuministica (contro ai luoghi comuni del Gozzi reazionario), che racconta la scoperta dell’amore attraverso l’istinto naturale, con un dialogo divertentissimo e una serie di situazioni sceniche. Da una nota della censura rimasta sul manoscritto e datata 1802, ne sappiamo vietata la rappresentazione nei teatri pubblici veneziani, che evidentemente fu tentata a distanza di una ventina d’anni: proibizione che si spiega probabilmente a causa dei doppi sensi e delle situazioni condotte oltre i limiti di quanto allora tollerato dal punto di vista del costume. La commedia villereccia conobbe, dunque solo, la ribalta del teatro di villeggiatura, per poi sparire del tutto.

Il Teatro dell’orso in peata ha proposto una prima volta, tre anni or sono, una versione ridotta ad alcune scene della commedia, insieme a un altro inedito gozziano – La cena male apparecchiata -, che era stata presentata al pubblico nell’ambito del festival della Biennale teatro nel 2006, sempre con la formula per attori e burattini, recuperando peraltro le modalità dello spettacolo nobiliare settecentesco, di palazzo cittadino o di villeggiatura, attraverso i “piavoli” o “bambocci”, anche se sostituendo le più nobili e algide marionette ai burattini “a braccio”, più popolari e mobili. La versione integrale e autonoma che qui si presenta ha debuttato nello scorso mese di giugno nel festival Scene di paglia, nello spazio di una barchessa del padovano. Siamo lieti di presentarla nel suo luogo originale e che lo spazio di un ritrovato Teatro di villa del XVIII secolo sia riproposto, con essa, all’attenzione del pubblico.



domenica 18 agosto 2013

venerdì 9 agosto 2013

Nuova Data per il Servitore per Alpe Adria Puppet Festival 2013 Grado e Aquileia 20-25 agosto

Eccoci di nuovo...per tutti quelli che si troveranno a Grado, o zone limitrofe,  il 21 agosto dopo una bella giornata in spiaggia venite a vederci!
ci potete trovare ai

Giardini Marchesan alle ore 21.00

con il nostro spettacolo

IL SERVITORE DI DUE PADRONI PER BARACCA E BURATTINI

ingresso libero

siamo ospiti del

Alpe Adria Puppet Festival 2013 Grado e Aquileia 20-25 agosto

a seguire il link per vedere tutta l'iniziativa e il programma del festival



...vi aspettiamo!!!

domenica 19 maggio 2013

L'orso in Peata al Festival SCENE DI PAGLIA - Festival dei casoni e delle acque tra Padova e Venezia ed.2013- Il Programma


Eccoci di nuovo e questa volta con un nuovo Spettacolo.
La Semplice in Cerca di Spirito di C.Gozzi 
atto unico per baracca e burattini 
regia di Piermario Vescovo e Antonella Zaggia
e saremo ospiti del Festival Scene di Paglia
Martedì 25 giugno  ore 21 
presso la Barchessa Contarini-Ferrara di Pontelongo (PD) 
a seguire vi pubblichiamo l'intero programma del festival! accorrete!

IL PROGRAMMA
Domenica 23 giugno (ore 21) SCENE DI PAGLIA apre con la Compagnia César Brie che propone KARAMAZOV al Castello dei Carraresi di Padova: un Dostoevskij contemporaneo raccontato dal regista argentino con umorismo e delicatezza, attraversando tutti gli aspetti dell’animo umano – tra cui la passione e l’istinto, la ragione e il dubbio, la bontà e la purezza, il risentimento e la vendetta, la cattiveria – e tematiche profonde come la delusione verso il mondo cattolico, i dogmi sulle idee del divino, la giustizia sociale e il fallimento dei miti della salvezza dell’uomo.
Lunedì 24 giugno (ore 21) al Casone Azzurro di Arzergrande, ancora uno spettacolo firmato da César Brie e presentato in prima regionale: si intinolaINDOLORE ed è messo in scena dalla Compagnia César Brie. Due sposi entrano a casa dopo le nozze come nelle fiabe. La sposa attraversa la porta tra le braccia del marito. Come sarà la loro vita insieme? Un poema amaro su quanto accade troppo spesso dentro le mura domestiche. Seguirà unincontro con César Brie.
Martedì 25 giugno (ore 21) la Barchessa Contarini-Ferrara di Pontelongo ospiterà il Teatro dell’Orso in Peata con la prima assoluta de LA SEMPLICE IN CERCA DI SPIRITO: la versione “da camera”, per attrici e burattini, di una commedia gozziana di cui s’ignorava l’esistenza, recentemente ritrovata in una villa friulana. A seguire, incontro con Piermario Vescovo.
Mercoledì 26 giugno (ore 17) alla Fattoria Didattica Scoprilaterra di Codevigo il palcoscenico è affidato a Serena Di Blasio/CTA con L’OCA DALLE PIUME D’ORO in prima regionale: tra le pentole e i sacchi di patate di una vecchia cucina, una narratrice racconta l’antica e misteriosa fiaba della bellissima principessa che non ride mai; suo padre il re decide di darla in sposa a chi riuscirà a farla ridere.
La sera, doppio appuntamento a Villa Roberti di Brugine. Alle 21 sarà in scena il Premio Giovane Danza D’Autore Veneto 2012 Giorgia Nardin inDOLLY che disarticola il modello della Barbie, giocattolo impeccabile e sorridente che ha contribuito a modellare nel tempo i parametri con cui il corpo femminile viene inteso. A seguire Maurizio Camilli/Balletto Civile presenta COL SOLE IN FRONTEispirandosi al caso di Pietro Maso, lo spettacolo delinea il prototipo veneto di una mostruosità filiale coerente, come diceva padre Turoldo, con il sistema sociale che la nutre.
Giovedì 27 giugno (ore 17) torna a SCENE DI PAGLIASerena Di Blasio per CTA con Berta è scappata, scritto da Fernando Marchiori. Lo spettacolo, in scena in prima regionale a Palazzo Pinato Valeri di Piove di Sacco, racconta di una scimmietta che, in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, sfugge ai ragazzini con cui vive e salta oltre la rete di confine. Inizia così una ricerca che, attraverso luoghi diversi e situazioni impreviste, porterà i ragazzi a scoprire e a interrogarsi su altri confini, oltre a quelli geografici e linguistici, che corrono fuori e dentro ciascuno di noi.
Alle 21, SCENE DI PAGLIA si sposta al Casone Ramei di Piove di Sacco con la prima regionale dei CANTI DEL GUARDARE LONTANO del Teatrino Giullare, che scrive: “in una serie di dialoghi sul crinale sacro tra il passato e il venturo, un cavaliere a cavallo cerca di guardare lontano, nel vento che trasforma, dove il sentiero comincia, riflettendo su ciò che siamo stati, che potremmo essere e che forse non saremo”. A seguire, incontro con Giuliano Scabia.
Venerdì 28 giugno (ore 21), appuntamento in prima regionale a Ca’ Sagredo di Conselve con la Compagnia Berardi Casolari in IO PROVO A VOLARE: una drammaturgia originale che, a partire dalla biografia di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani pronti, sull’onda del mito, ad affrontare ogni peripezia per diventare artisti. A seguire, incontro con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari.
La serata di sabato 29 giugno (ore 21) vedrà protagonista Giovanni dell’Olivo/Lagunaria alle Scuderie La Gardesana di Sant’Angelo di Piove di Sacco con KOCISS: un’opera di teatro canzone incentrata sulla figura del leggendario bandito veneziano soprannominato appunto Kociss, come il capo indiano reso celebre dai film americani. Lo spettacolo racconta il mondo poco conosciuto del sottoproletariato veneziano.
Lunedì 1 luglio ancora ambientazioni legate al territorio per le CRONACHE VENETE di Paolo Puppa, in scena alle 21 alla Casa Colonica Creuso Crasso di Campolongo Maggiore. Scrive l’autore: “I soliloqui di Cronache venete sono dei deliri mormorati o gridati da personaggi strappati alle biblioteche classiche, tra epica e teatro, e inseriti nel quotidiano d’oggi, nella crisi economica e morale della piccola o grande borghesia del Nord-Est italiano, con la deriva puntuale di una sessualità disturbata”.
SCENE DI PAGLIA prosegue martedì 2 luglio (ore 21) in luogo da definire, con Tam Teatromusica che presenta AL MATTONIFICIO. Scrive Pierangela Allegro, che ha ricomposto i testi di Luigi Monteleone: “Nell’alternanza di parole crude, forti, violente e parole intime, quasi inconfessabili, sono racchiusi un luogo (Dolo e la Riviera del Brenta) e un tempo (tra il 1940 e il ’70). In gioco è la memoria collettiva. La necessità di ripensare cosa sono stati la fabbrica, il lavoro, la famiglia nel momento cruciale di passaggio di un’epoca”.
Mercoledì 3 luglio, (ore 17), a Palazzo Zorzi di Piove di SaccoIl Laborincolo presenta IL MIRACOLO DELLA MULA, di cui Gigio Brunello ha curato testo e regia: sorpreso da una tempesta, il vescovo Simplicio a cavallo della sua mula Santuzza si rifugia sotto un grande albero di mele che non ha mai dato frutto. Tornato il sole, come per miracolo fra le chiome compaiono le mele.
La sera, alle 21, il Festival prosegue al Casone Rosso di Piove di Sacco con Marta Dalla Via in prima regionale con LA CINGHIALA DI JESOLO, scritto da Tiziano Scarpa: un ragazzo appena uscito dal riformatorio si ritrova a lavorare come aiuto cuoco in una colonia estiva a Jesolo. Sommerso e violentato dal “fuori stagione”, il microcosmo marino ha regole, orari e giochi di relazione tutti suoi. Scarpa ha confezionato per Marta Dalla Via “un abito di crudeltà e leggerezza”.
Giovedì 4 luglio, nella Piazzetta San Francesco di Piove di SaccoScena Verticale propone ITALIANESI (ore 21): Saverio La Ruina racconta una tragedia, rimossa dai libri di storia. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. A seguire, incontro con Saverio La Ruina.
Venerdì 5 luglio (ore 21), in Piazza Guariento a Piove di Sacco, CIRCUMVESUVIANA di Gigio Brunello e Gyula Molnár, messo in scena da Luca Ronga/Tap Ensemble. Una tragicommedia dai toni shakespeariani che Brunello e Molnár hanno scritto dopo aver visitato il teatrino di Ronga, muovendosi tra quinte, retropalco e camerini immaginari, dove i personaggi non si sottraggono al loro destino. A seguire, Luca Ronga incontra il pubblico.
SCENE DI PAGLIA chiude sabato 6 luglio al Casone delle Sacche di Codevigo: a partire dalle ore 20, Gianni Minà e Marco Martinelli dialogano sullafigura e la storia di PANTANI, scritto da Martinelli e messo in scena in prima regionale dal Teatro delle Albe al termine del confronto.Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini il 14 febbraio 2004. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi poi infondate, l’hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico e a una morte tragicamente annunciata. Tra il campione adulato e il morto di Rimini vi è tutta la complessità di un’epoca al tempo stesso sublime e crudele che si esercita senza pudore.
BIGLIETTERIA
Ingresso gratuito: L’OCA DALLE PIUME D’ORO, BERTA è SCAPPATA, CRONACHE VENETE, AL MATTONIFICIO, IL MIRACOLO DELLA MULA, ITALIANESI, CIRCUMVESUVIANA
Biglietti 5 euro: INDOLORE, LA SEMPLICE IN CERCA DI SPIRITO, COL SOLE IN FRONTE, CANTI DEL GUARDARE LONTANO, IO PROVO A VOLARE, KOCISS, LA CINGHIALA DI JESOLO
Ingresso 10 euro: KARAMAZOV
Ingresso 20 euro: PANTANI
Abbonamento a 8 spettacoli: 30 euro, con ulteriore sconto di 5 euro sullo spettacolo PANTANI