Il gruppo è stato fondato nel 1988 da Eugenio Facchin, Piermario Vescovo, Antonella Zaggia, e si è dedicato prevalentemente alla tradizione teatrale veneziana e veneta e alla riscoperta del teatro di figura, con particolare predilezione per l'antica tradizione del teatro di burattini, privilegiando la specificità dell'ambiente volta per volta scelto nelle messinscene, con particolare riguardo alla teatralizzazione di luoghi e spazi prevalentemente non teatrali.
martedì 24 maggio 2016
La compagnia "Teatro dell’orso in peata" presenta: "Il Servitore di due padroni per baracca e burattini" di Carlo Goldoni
con Linda Bobbo, Ludovica Castellani, Maria Ghelfi, Marika Tesser, Antonella Zaggia
Una compagnia composta da cinque attrici-manovratrici di burattini propone una versione “da camera” o “in scala” della celeberrima commedia di Carlo Goldoni, cercando soprattutto di sfuggire agli stereotipi, tra lazzi e acrobazie.
BIGLIETTI
INTERO: € 18,00
RIDOTTO DIPENDENTI UNICAL: € 15,00
RIDOTTO STUDENTI UNICAL: € 10,00
STUDENTI SCUOLE SUPERIORI / ASSOCIAZIONI CULTURALI ACCREDITATE CAMS / GRUPPI DI ALMENO 10 PERSONE: € 8,00
Prevendita
InPrimafila Viale G. Marconi, 140 Cosenza - 0984.795699
dal lunedì al venerdì h 9:30 – 13:00 / 16:30 – 19:30 sabato h 9:30 – 13:00
Prevendita online www.inprimafila.net
Oppure direttamente a teatro la sera dello spettacolo, a partire dalle ore 20:00
INFO
0984.492605 - 494460 - 494459
dir.cams@unical.it - cinedams@gmail.com
Giovedì 26 maggio 2016 ore 20:45, Teatro Auditorium Unical
aiuto regia di Michela Degano
collaborazione tecnica di Marco Zoccarato
uno spettacolo ideato e costruito da Antonella Zaggia e Piermario Vescovo in collaborazione con Teatro a l’Avogaria
La pretesa è di riscoprire la “meccanica” scenica ad orologeria, che si sostanzia qui in una “macchina” che contiene lo spettacolo: una baracca su ruote, che contiene e genera spazi, luoghi e, soprattutto, il vorticoso procedere dell’azione fino all’invenzione con cui Goldoni aveva completato il disegno originale dello studioso francese di antichità, Jean-Pierre des Ours de Mandajors, autore del canovaccio di partenza per la Comédie italienne di Parigi. L’invenzione, appunto, di un complicatissimo servizio di Truffaldino, in contemporanea, ai tavoli in cui pranzano separatamente i suoi due padroni, di cui ciascuno nulla sa dell’altro.
lunedì 22 febbraio 2016
Prossimo appuntamento imperdibile a Venezia
Grazie alla Fondazione di Venezia che da vent'anni promuove l'Edizione nazionale delle opere di Carlo Goldoni si terrà un incontro di presentazione degli ultimi volumi editi in collaborazione con Marsilio, presso la sala del Teatro a l'Avogaria il giorno 10 marzo alle ore 18:00.
A seguire lo spettaccolo 'Il servitore di due padroni' nella versione per baracca e burattini della compagnia veneziana Teatro all'insegna dell'orso in Peata.
Ingresso libero.
A seguire lo spettaccolo 'Il servitore di due padroni' nella versione per baracca e burattini della compagnia veneziana Teatro all'insegna dell'orso in Peata.
Ingresso libero.
giovedì 7 gennaio 2016
di Carlo Goldoni
una produzione Teatro dell'orso in peata
con Linda Bobbo, Ludovica Castellani, Maria Ghelfi, Marika Tesser, Antonella Zaggia
aiuto regia di Michela Degano
collaborazione tecnica di Marco Zoccarato
con Linda Bobbo, Ludovica Castellani, Maria Ghelfi, Marika Tesser, Antonella Zaggia
aiuto regia di Michela Degano
collaborazione tecnica di Marco Zoccarato
uno spettacolo ideato e costruito da Antonella Zaggia e Piermario Vescovo
in collaborazione con Teatro a l’Avogaria
Una compagnia composta da cinque attrici-manovratrici di burattini propone una versione “da camera” o “in scala” della celeberrima commedia di Carlo Goldoni, cercando soprattutto di sfuggire agli stereotipi, tra lazzi e acrobazie.
La pretesa è di riscoprire la “meccanica” scenica ad orologeria, che si sostanzia qui in una “macchina” che contiene lo spettacolo: una baracca su ruote, che contiene e genera spazi, luoghi e, soprattutto, il vorticoso procedere dell’azione fino all’invenzione con cui Goldoni aveva completato il disegno originale dello studioso francese di antichità, Jean-Pierre des Ours de Mandajors, autore del canovaccio di partenza per la Comédie italienne di Parigi. L’invenzione, appunto, di un complicatissimo servizio di Truffaldino, in contemporanea, ai tavoli in cui pranzano separatamente i suoi due padroni, di cui ciascuno nulla sa dell’altro.
La pretesa è di riscoprire la “meccanica” scenica ad orologeria, che si sostanzia qui in una “macchina” che contiene lo spettacolo: una baracca su ruote, che contiene e genera spazi, luoghi e, soprattutto, il vorticoso procedere dell’azione fino all’invenzione con cui Goldoni aveva completato il disegno originale dello studioso francese di antichità, Jean-Pierre des Ours de Mandajors, autore del canovaccio di partenza per la Comédie italienne di Parigi. L’invenzione, appunto, di un complicatissimo servizio di Truffaldino, in contemporanea, ai tavoli in cui pranzano separatamente i suoi due padroni, di cui ciascuno nulla sa dell’altro.
Ripensare un vecchio scenario significava appunto per Goldoni tornare a mettere in tavola piatti già molte volte assaggiati dal pubblico: «No consiste tanto un bel disnar in te le pietanze, ma in tel bon ordine: val più una bella disposizion, che no val una montagna de piatti»
Più che a un’esile trama per imbandire lazzi e improvvisazioni, il Servitore di due padroni ci è sembrato, rimettendoci mano, una raccolta di cover: quelle canzoni che tutti conoscono, che gli interpreti, e non solo i grandi, provano a reinterpretare. Se ne era accorto nientemeno che Mozart, che racconta al padre in una lettera del febbraio 1783 l’idea, anzi il progetto, di scrivere un’opera mettendo in musica, tradotta in tedesco, la commedia goldoniana.
Più che a un’esile trama per imbandire lazzi e improvvisazioni, il Servitore di due padroni ci è sembrato, rimettendoci mano, una raccolta di cover: quelle canzoni che tutti conoscono, che gli interpreti, e non solo i grandi, provano a reinterpretare. Se ne era accorto nientemeno che Mozart, che racconta al padre in una lettera del febbraio 1783 l’idea, anzi il progetto, di scrivere un’opera mettendo in musica, tradotta in tedesco, la commedia goldoniana.
Al Teatro a l'Avogaria
sabato 9 gennaio 2016, ore 21.00
domenica 10 gennaio 2016, ore 18.00
Le iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Teatro a l'Avogaria sono riservate ai soci. È possibile ritirare il modulo d'iscrizione presso la sede del Teatro, oppure lo si può scaricare e stampare da questo link: http://goo.gl/phzhfl. Il modulo può essere consegnato (compilato e firmato) presso la stessa sede negli orari d'apertura. La quota associativa per l'anno 2016 è di 12,00€.
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