sabato 5 settembre 2020

"L’augellino belverde" Giovedì 10 – Venerdì 11 – Sabato 12 settembre 2020 Ore 20.30


Teatro all’insegna dell’orso in peata

in collaborazione con Teatro a l’Avogaria


presenta


Carlo Gozzi


L’augellino belverde


fiaba filosofica


ANTEPRIMA-STUDIO

TEATRO A L’AVOGARIA

Venezia – Corte Zappa, Dorsoduro 1617


Giovedì 10 – Venerdì 11 – Sabato 12 settembre 2020

Ore 20.30 



L’augellino belverde chiudeva nel 1765 la serie fortunatissima delle fiabe teatrali di Carlo Gozzi che con essa tornava ai personaggi che avevano ispirato quattro anni prima L’amore delle tre melarance, a partire da Lo cunto de li cunti di Giovan Battista Basile. Non solo una “seconda puntata” o un sequel ma una rivisitazione, dove si immagina che siano passati ben diciott’anni nel tempo vissuto dal re Tartaglia e dalla regina Ninetta, chiusa nel frattempo sotto il “buco della scaffa”, da Truffaldino e Smeraldina, da Pantalone e dagli altri. 

L’augellino belverde è una sorta di “fiaba di formazione”, che pone al suo centro i gemelli “bastardi” Renzo e Barbarina, figli in realtà del re Tartaglia e della regina Ninetta, cresciuti alla lettura dei libretti dei filosofi moderni, che lasciano la casa dei genitori adottivi, Truffaldino e Smeraldina, e, attraverso un percorso di maturazione e disillusione, solo in parte fiabesco, trovano loro stessi. 

Ne proponiamo una versione “cameristica”, per teatro d’attore e di figura, con burattini e statue ambulanti. “Cameristico” anche nel senso, con Čechov, della “camera  che una volta si chiamava dei bambini, e il cui nome continua a restare”, luogo dei giochi, della fine dell’infanzia e del suo seppellimento, del suo ritorno insieme a quello, oppressivo, del superato e del pauroso. 


Realizzare questo spettacolo al Teatro a l’Avogaria, dove lo spettacolo debutta in un’anteprima-studio, significa tornare a uno dei testi prediletti di Giovanni Poli, anzi quello con cui egli chiuse qui la sua esperienza nel 1978, dopo averlo allestito, tra l’altro, al teatro di Ca’ Foscari e allo IASTA di New York nei decenni precedenti. Un ringraziamento particolare a Stefano Poli, che ha permesso di provare e costruire lo spettacolo nel suo teatro, con grande disponibilità e generosità.



Con Silvia Brotto, Maddalena Donà, Manuela Muffatto, Marika Tesser, Antonella Zaggia.

Ideato e costruito da Piermario Vescovo e Antonella Zaggia.

Collaborazione all’allestimento di Michela Degano. 

Con l’ausilio di: Alfio Spento (luci), Caterina Volpato (costumi), Lanfranco Lanza (collaborazione a scene e attrezzeria), Eugenio Facchin (consulente tecnico), Vincenzo Tosetto (organizzazione).

Con la collaborazione del Master in fine arts and filmmaking di Ca’ Foscari diretto da Maria Roberta Novielli.


LO SPETTACOLO E’ FINANZIATO DALLA REGIONE VENETO NELL’AMBITO DEL PROGETTO GRANDI EVENTI “CARLO GOZZI 1720/2020


Prenotazioni

041.0991967 | 335.372889
prenotazioni@teatro-avogaria.it